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LUIGI RUSSOLO

Luigi Russolo

(Italian, 1885-1947)

LUIGI RUSSOLO
(Portogruaro, 1885 – Laveno Mombello, 1947)


Futurista e firmatario del manifesto L'arte dei rumori (11 marzo 1913), in cui si teorizzava l'impiego del rumore per arrivare a comporre una musica costituita da rumori puri invece che suoni armonici, è considerato il primo artista ad aver teorizzato e praticato il concetto di noise music.
La sua musica veniva eseguita con una famiglia di strumenti da lui stesso ideati, gli Intonarumori, apparecchi meccanici capaci di sviluppare suoni disarmonici e d'avanguardia subito battezzati, nelle performance di quel movimento, "musica futurista"; nel 1922 costruì il "rumorarmonio" (o russolofono), mezzo necessario ad amplificare gli effetti musicali creati dagli intonarumori.
Il fratello Antonio Russolo fu anch'egli compositore futurista.
Nato a Portogruaro nel 1885 e morto a Cerro, frazione di Laveno-Mombello, nel 1947, la sua figura di pittore, musicista e inventore, rimane tra i protagonisti del futurismo e il debito che tutta la musica del Novecento ha per la sua intuizione di un nuovo mondo sonoro nel quale il rumore si fa musica non è ancora stato riconosciuto fino in fondo.
Da ragazzo studiò per diventare violinista, ma poi si avvicinò alla pittura. Stabilitosi a Milano nel 1901 frequentò l'Accademia di Belle Arti di Brera, partecipando in quel periodo al restauro del Cenacolo di Leonardo in Santa Maria delle Grazie. Nel 1913 dipinse l'opera Dinamismo di un'Automobile.
I suoi manifesti ed il volume L'arte dei rumori, uniti all'invenzione degli "Intonarumori", strumenti capaci di generare un rumore modulato in altezza, precorrono tutta l'esperienza della musique concrète e della musica elettronica: Russolo inventò tra l'altro l'arco enarmonico e il piano enarmonico, ma soprattutto il rumorarmonio, che riuniva vari intonarumori insieme, pilotati da tastiere e pedaliere simili ad armonium. Tutti questi strumenti furono impiegati nel 1927 per gli spettacoli della pantomima futurista al Thèatre de la Madeleine di Parigi. La partitura di Risveglio di una città (una composizione definita "spirale di rumore" dall'autore) è andata quasi del tutto perduta.
Nel 1930 si interessò di magnetismo e spiritismo con Guido Torre.[1] Durante gli ultimi anni della sua vita si dedicò ad esperimenti di metapsichica e pubblicò il volume Al di là della materia (Milano 1938, Brocca). Riprese a dipingere nel 1941-42, in uno stile vagamente naïf che egli stesso definì "classico moderno".
Nel 2009 a Portogruaro, la sua città natale, gli è stato dedicato il nuovo teatro cittadino. Dal 2018 è stata istituita una galleria permanente nella casa in cui è nato: Palazzo Altan Venanzio, denominata "Casa Russolo". La Galleria contiene 5 sue opere compreso il suo autoritratto e quasi tutte le lastre della sua produzione incisoria che va dal 1906 (fase simbolista) al 1913 (fase futurista) con Movimenti simultanei di una donna. Eredi attuali dell'archivio Luigi Russolo sono Riccardo Roberto e Gabriella Boccato, pronipoti del pittore.
Gli è inoltre stata intitolata una strada di Milano e una di Roma.